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n. 961 - Lo Zahir di Paulo Coelho

Creato il 01 agosto 2010 da Pupottina
n. 961 - Lo Zahir di Paulo CoelhoTrama
Un giorno, uno scrittore famoso scopre che la moglie, corrispondente di guerra, lo ha abbandonato senza lasciare traccia e senza alcuna spiegazione plausibile. Nonostante il successo e un nuovo amore, il pensiero dell'assenza della donna continua a tormentarlo e gli invade la mente fino a gettarlo in un totale smarrimento. È stata rapita, ricattata, o semplicemente si è stancata del matrimonio? La ricerca di lei porta lo scrittore dalla Francia alla Spagna e alla Croazia, sino a raggiungere gli affascinanti paesaggi desolati dell'Asia Centrale. E ancora di più, lo allontana dalla sicurezza del suo mondo verso un cammino sconosciuto, alla ricerca di un nuovo modo di intendere la natura dell'amore e il potere ineludibile del destino.
Chi non ha letto questo libro ed ha intenzione di farlo, non continui a leggere, perché nel commento di seguito, Pupottina svelerà molte parti del libro, unicamente per stimolare un dibattito con chi lo ha già letto.
Pupottina ha terminato il libro di Coelho di cui ne aveva già letto altri e le erano piaciuti, ma questo un po' meno. Sì, in questo libro vengono ripresi i temi cari a Coelho, il viaggio come itinerario di crescita e la riflessione interiore, però, la conclusione non è stata come se la aspettava, sebbene sia stata un lieto fine. Forse è tutta l'idea di base, l'attesa eterna di chi è scomparso che non la convince. Però, chi è tanto innamorato la considera una cosa di importanza vitale. L'istinto di sopravvivenza di Pupottina la porta a guardare altrove. Tuttavia, è facile parlare quando non ci si è trovati nella stessa condizione: solitamente, con Pupottina, accade il contrario.
E se pensa che questo libro lo aveva anche regalato ad un amante del passato senza averlo letto prima, semplicemente perché voleva regalargli qualcosa che lo facesse pensare a lei. Eheheheh Spera di non averlo fatto ossessionare o forse anche il suo Zahir è diventata Esther. ;-)
Forse avrà pensato che quel libro era un segno del fatto che sarei scomparsa ... ma è stato un caso ... e le porte forse poi non si chiudono mai per sempre ...
Questo libro o Pupottina non l'ha sentito suo, non l'ha interiorizzato, come ogni libro di questo genere meriterebbe, o non era il momento di leggerlo, poiché ogni libro ha il suo momento.
Non è totalmente negativo il giudizio di Pupottina, poiché gli spunti di riflessione ci sono e sono davvero tanti. Sicuramente vi posterà qualche suo aforisma speciale o particolarmente significativo, prima o poi, ma, come al solito, ho troppo da raccontare di mio che di altri. Però, capiterà. Forse il fatto che fosse una donna quella ad essere scomparsa ... se fosse stato un uomo la cosa l'avrebbe turbata o angosciata di più.
L'amore è così: è anche un'ossessione; può anche trasformarsi in un pensiero che ci domina l'anima e, quando quel che amiamo scompare, ci tormenta di più e non se ne va.
Wikipedia dice ...
Forse è stato un istinto primordiale che non le ha concesso di sentire a tal punto quello che c'era scritto nel libro ... tutto per non soffrire ...
A voi è piaciuto questo libro?

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